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La fondazione di ADU ha alla base la necessità di un gruppo di ragazzi di costituire una realtà in cui manifestare un sentimento di speranza e positività. Essi si vengono a generare dalla consapevolezza del ruolo dei diritti umani come fondamento della società moderna e come scintilla per il progresso futuro. Per esprimere questa volontà ci viene in aiuto un frammento di storia, forse piccolo ma per questo non trascurabile.

Questa piccola scheggia a cui facciamo riferimento è Sadako Sasaki, una bambina, amante delle gare in bicicletta, sopravvissuta ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che all’età di 11 anni fu colpita da una grave leucemia a seguito delle radiazioni sprigionate dalla bomba atomica stessa.

Suo fratello, preoccupato per lei, le parlò di un'antica leggenda secondo cui chi fosse riuscito a creare mille orizuru (origami a forma di gru) avrebbe visto realizzato un suo desiderio. Sadako iniziò nella speranza di poter tornare presto a gareggiare ma allo stesso tempo dedicò al suo lavoro il massimo impegno, poiché credeva che così avrebbe posto fine a tutte le sofferenze, avrebbe curato tutte le vittime del mondo e avrebbe portato loro la pace.

Nei quattordici mesi trascorsi in ospedale, Sadako realizzò gru con qualsiasi pezzo di carta a sua disposizione, comprese le confezioni dei suoi farmaci e la carta da imballaggio dei regali degli altri pazienti. Non si sa bene se prima di morire Sadako sia riuscita a completare la sua opera, ma dopo la sua morte, i suoi amici e compagni di scuola decisero di raccogliere fondi per costruire il Monumento alla pace dei bambini in memoria sua e degli altri bambini morti in seguito alla bomba atomica di Hiroshima.

Da questa storia, simbolo di una Vita che, dilaniata dalla guerra, riparte dai più piccoli e ingenui, dai bambini, arriva anche oggi un messaggio a cui abbiamo voluto aderire completamente, con il nostro nome e i nostri colori, carichi a loro volta ognuno di significato. Così ad un rosso pieno di energia, passione e amore, si affiancano il giallo, simbolo di vitalità e rinascita, e il blu, che porta con sé un profondo senso di pace; una pace che si conquista passo dopo passo, azione dopo azione, una piega dopo l’altra finché la gru di carta non spiccherà il volo.